Passo
alpino di rinomata fama per l'ononimo comprensorio scistico, è un'importante via
di comunicazione tra le due regioni alpine del nord. Nota meta di passaggio
del giro d'Italia è una delle salite adatte all'allenamento e a una sgambata
per il recupero della forma. Vogliamo ricordare comunque un detto delle
nostre parti: "Se vuoi provare l'inferno, fai il Gavia d'estate e il
Tonale d'inverno".
Lasciato l'abitato di Ponte di Legno per una delle numerose uscite dal paese
- se si proviene dalla ss42 si può costeggiare il paese lasciandolo alla
propia sinistra senza entrarci- ci si immette sulla strada statale che si
presenta larga e in falsopiano. Si arriverà quindi al primo tornante dove
inizia la salita vera e propia (Qui è presente l'ingresso per una mulattiera
e dei sentieri che immettono nel Parco dell'Adamello: si passa per la localita
Sozzine e quindi si percorre la valle del Narcanello fino ad arrivare al
rifugio Garibaldi e quindi al M. Adamello). Ritornando alla nostra salita, le
pendenze sono intorno all'6-7% e tutta la salita è costante e non presenta
tratti di vera difficoltà. Durante questo tratto si costeggia un muraglione
in sassi e dopo qualche centinaia di metri si passa innanzi al bivio per il
passo Gavia cui il solo nome incute paura e rispetto. Si giunge quindi ad un
altro tornante e guardando al di là del guard-rail si nota che cominciamo ad
alzarci di quota. Proseguendo in un susseguirsi di tornanti numerati e tratti
rettilinei si scorge sempre di più il paesaggio spettacolare delle alpi e del
gruppo dell'Adamello, e poco più sotto, adagiato in una conca, il paese di Ponte
di Legno attraversato poco prima. La strada abbandona quindi il fianco della
montagna e si inoltra nel bosco di sempreverde per un buon tratto finché non
si giunge in una zona erbosa dove si ritrova la mano dell'uomo con le prime
strutture per lo sci, diverse malghe e il primo albergo. Si giunge quindi
all'ultimo tornante dove è presente il tratto più duro (comunque non
preoccupante), ma passato il quale si apre il paese del Tonale. Si a giunge a
un lungo rettilineo ampissimo con ampi parcheggi da entrambe le parti, con
impianti di risalita a perdita d'occhio soprattutto sul lato sinistro che
occupano ogni centimetro della montagna. Sul lato destro c'è invece
l'imponente cima del Presena dove è presente il ghiacciaio per lo sci estivo:
si noterà infatti anche in estate la cabinovia che sale sulla cima. Un
cartello marrone con la dicitura "Passo del Tonale, 1883 m.s.l.m."
dà la conferma della fine delle fatiche e fa una certa impressione,
soprattutto a chi proviene da lontano, vedere il cartello successivo che
avvisa che si sta superando il confine della Lombardia e si sta entrando in
Trentino.
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