Questa
salita inizia ufficialmente a Chiavenna. Molto lunga (sopra i 30 chilometri) e
con un dislivello veramente impressionante: circa 2.000 metri. Com'è visibile
dalla cartina a lato, è geograficamente a ovest della Valtellina ed è molto
distante dai più famosi passi alpini come lo Stelvio, Gavia, Mortirolo. Per
chi proviene dalla Val Camonica come noi autori di questo sito, è un'impresa
ardua raggiungere la vetta del passo per i troppi chilometri che separano
questa valle dal passo, ed è consigliato un "avvicinamento",ma ne
vale la pena.
La salita non è mai ardua e non presenta mai pendenze eccessive. L'unico
ostacolo sono i chilometri che si hanno nella gambe al raggiungimento di una
certa quota.
Oltrepassati i primi paesi, San Giacomo Filippo, dove le pendenze si possono
considerare lievi, ecco prima di Campodolcino (meta famosa per le piste da
sci), iniziano le primi pendenze superiori al 7%, ma giunto a questo centro
turistico si ha un paio di chilometri per riprendere il fiato e ricominciare
un lungo tratto (6-7 km) con pendenze medie intorno all'8, 9% in cui si
incontrerà anche il bivio per Madesimo (altra località turistica rinomata)
raggiungibile sulla destra dopo aver superato una galleria. In questo tratto
si devono risparmiare le forze, e a dare una mano al ciclista è l'ennesimo
falsopiano a 6 km dalla vetta che condurrà il ciclista a Montespluga e al suo
lago. Ormai mancano poco più di due chilometri alla vetta, e le pendenze
superiori all'8% e tutti i chilometri percorso possono farsi sentire nei
ciclisti meno allenati. Giunti in vetta la dogana.
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