Questo
versante è chiaramente il più difficile. Si sale dal fondo valle della
Valtellina dai 250 m.s.l.m. e si deve raggiungere il passo a 1125 metri.
Lasciata la statale 38 della Valtellina la salita inizia subito con una
stretta e corta galleria completamente al buio. Le pendenze non sono quelle
che possono preoccupare (intorno al 6-7%, con punte dell'8%) ma è la classica
salita che, se presa sottogamba, può tradire per la sua lunghezza: 14Km. Si
lascia il fondovalle valtellinese e si sale velocemente lasciando allo
sguardo il paesaggio dei campi e delle coltivazioni di mele valtellinesi. Durante
la salita si sorpassano piccolissimi centri abitati di poche case. La strada
è anche molto frequentata dal traffico, e si deve prestare molta attenzione.
Il percorso non ha molto da dire e da poter dare preoccupazioni, ma, come già
detto, la sua lunghezza può tradire (io stesso mi sono pentito in
un'occasione di aver preso troppo alla leggera questa salita), e infatti a 2
chilometri dalla vetta le pendenze aumentano progressivamente fino a giungere
a quasi il 10% in alcuni tratti, e se non si è risparmiate le forze,
l'attraversamento del paese, che si incontra già a un chilometro e mezzo
dalla vetta, può diventare un lungo calvario sotto l'occhio attento dei
tranquilli abitanti dell'Aprica: il cartello bianco con il nome del paese che
dà il benvenuto prima dei due tornanti, può trasformasi in un terribile
augurio. Varianti: ci si può congiungere a metà salita dell'Aprica prendendo
dalla statale 38 della Valtellina il bivio per Stazzona. Questa strada,
stretta e leggermente più in piedi, è da preferire perché leggermente più
corta e più coperta dalla folta vegetazione, copertura che può essere utili
nei sempre troppo afosi giorni estivi.
|